Gesam Le Mura prova a ripartire dalle… Lupe

Gesam Le Mura prova a ripartire dalle… Lupe

Guido Casotti

di Guido Casotti

BASKET A1 DONNE - Gara casalinga per il Gesam Le Mura che domenica (ore 18) riceve il San Martino di Lupari. Al Palatagliate le biancorosse di coach Iurlaro cercano quella vittoria che manca proprio dalla gara di andata con le patavine.

 

Senza tregua. Archiviata la sconfitta con il Magnolia Campobasso il Gesam Le mura si accinge ad affrontare il San Martino di Lupari, squadra di medio lignaggio che veleggia a metà classifica.  A complicare la situazione in casa biancorossa tuti i contrattempi che hanno caratterizzato gli ultimi tre mesi di una realtà tra le più belle espresse dallo sport lucchese in questi primi 20 anni del Duemila. Fare amarcord però non serve, e come ha ricordato il presidente Cavallo occorre metterci anima e cuore, professionalità e impegno: solo così si può uscire dal tunnel. La partita contro Campobasso di mercoledì sera ha ribadito le oggettive difficoltà e i limiti attuali di Lucca. Aver perduto poi anche anche la Spreafico, il cui caso andrà comunque risolto, è stata un’ulteriore mazzata sul piano tecnico e non solo. Insomma, una squadra in difficoltà che domenica sera (ore 18) al Palatagliate contro il San Martino di Lupari cercherà di conquistare una vittoria che avrebbe un valore altissimo. Non sarà facile ma Miccoli & C. hanno il dovere di provarci. Il pallone a spicchi racconta che curiosamente finora l’ultimo ed unico successo di questo tribolatissimo campionato è arrivato proprio contro le giallonere patavine. Era il 4 ottobre scorso, tre mesi fa, la prima giornata della A1 e parve solo l’avvio di un’altra stagione ricca di soddisfazioni come tante ce ne sono state in questi anni. Lucca passò in modo autorevole sul campo delle venete col punteggio di 62 a 51 grazie ad una prestazione davvero maiuscola e pensare che già c’era stato il caso-DJ Williams. Ed anche in precedenza nei quarti della SuperCoppa Le Mura aveva superato le Lupe anche se di misura. A questo forse ci si può affidare anche all’antico adagio del non c’è due senza tre…