Viareggio - Si stavano addentrando nuovamente nella pineta di Torre del Lago, messa sotto sequestro dopo l'operazione antidroga condotta dalla direzione distrettuale antimafia, ma una volante del commissariato di polizia li ha notati e bloccati.
E’ scattata così la misura degli arresti domiciliari per due uomini, un lucchese e un magrebino residente in Versilia, rispettivamente di 40 e 22 anni. I due, già coinvolti nel primo filone di indagine ma solamente colpiti dalla misura di divieto di dimora nel comune di Viareggio, visti i loro ruoli marginali nell’organizzazione criminale, stavano presumibilmente effettuando un sopralluogo per riprendere l’attività di spaccio ma sono stati immediatamente intercettati dagli investigatori e l’autoritàù giudiziaria ha disposto per loro i domiciliari. Un segnale di quanto ormai la pineta sia considerata terreno di spaccio privilegiato per singoli individui e per gruppi organizzati e di come sia indispensabile il controllo continuo di questa zona, per evitare che torni terra di nessuno, come evidenziato dalle indagini che hanno portato a sgominare l’organizzazione che da tempo aveva eletto la zona a proprio territorio, allestendo rifugi e addirittura cucine per i membri della banda.