LUCCA - Tre dei quattro arrestati sono minorenni italiani; il quarto rapinatore è un ventenne marocchino già noto alle forze dell'ordine.
Quattro giovani sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata ai danni di due quindicenni. Tre di loro sono minorenni, italiani, e con ordinanza del GIP al Tribunale dei Minori, sono stati sottoposti alla permanenza in casa. L’unico maggiorenne del gruppo, Ed Dahby Anouar, è un ragazzo di origine marocchina di vent’anni ed è stato sottoposto alla custodia in carcere. I fatti risalgono al 7 ottobre scorso: i due ragazzi rapinati stanno passeggiando, interessati ad acquistare dell’hashish, si avvicinano al gruppetto dei quattro giovani. A quel punto lo spacciatore maggiorenne, invita i due ragazzi ad appartarsi, chiede loro di consegnare tutti i soldi che hanno in tasca. Alle resistenze iniziano i primi schiaffi e strattonamenti finché il ventenne estrae un coltello e lo punta alla gola di una delle vittime. Sottratti 60 euro, il gruppo, dopo avere minacciato di ritorsione qualora avessero denunciato i fatti, si allontana. I due quindicenni, accompagnati dai genitori, hanno esposto denuncia in Questura. La Polizia, che da tempo monitora il movimenti di alcuni ragazzi che, nel centro storico, seminano il terrore tra i coetanei con atti di bullismo, col tempo degenerati in vere e proprie rapine, è risalita ai responsabili – tutti già noti alle forze dell’ordine – grazie ai filmati delle telecamere comunali. Una delle vittime, dopo la denuncia aveva ricevuto un messaggio dal contenuto minatorio da un profilo Instagram sconosciuto; il mittente, identificato dalle forze dell’ordine, non era coinvolto nella rapina ma è stato a sua volta costretto dal gruppo ad intimorire le vittime. Una vera e propria strategia del terrore.