LUCCA - Pochissima gente per le vie e nei negozi del centro storico, già addobbato per le Feste. Confcommercio teme che le misure dell'ordinanza del ministro Speranza pesino sui commercianti e lancia un appello: "Fate acquisti nei negozi tradizionali e non online"
Saracinesche abbassate per i bar in Piazza San Michele. Stessa atmosfera in Piazza Anfiteatro. I tavolini e le sedie dei ristoranti ordinatamente accatastati. E’ il primo giorno di Lucca in zona arancione. La maggior parte dei pubblici esercizi oggi è rimasta chiusa, sebbene l’ordinanza ministeriale consenta alle attività che operano nella zona identificata da questo colore, di preparare piatti e bevande per consegnarli a domicilio oppure per l’asporto fino alle 22. In giro, nelle vie già addobbate per le Feste Natalizie, del resto non c’è molta gente. E nemmeno nei negozi, che pur non essendo direttamente toccati da limitazioni – ad eccezione di quelli all’interno dei centri commerciali nei giorni festivi – accusano il colpo dei locali chiusi e soprattutto, del divieto di spostarsi dal proprio Comune se non per motivi di lavoro, studio, salute o comprovata necessità.
Un provvedimento che, secondo presidente del Centro commerciale Città di Lucca di Confcommercio, Matteo Pomini andrà a penalizzare fortemente gli esercizi commerciali dei piccoli comuni. I cittadini d’altrocanto potrebbero essere spinti a ricorrere maggiormente all’online per i propri acquisiti, prosegue Pomini, che a questo proposito lancia un appello e invita a fare acquisti nei negozi tradizionali per aiutare i commercianti in questa fase drammatica.