RUGBY - Lascia il rugby giocato dopo anni importanti con le Zebre e con l’Italrugby, ma continuerà a lavorare nel mondo della palla ovale il barghigiano George Biagi. La notizia è stata resa nota dalle Zebre Rugby.
George Biagi, dopo sette stagioni, 119 apparizioni ufficiali – di cui 51 da capitano- e 7 mete segnate con la franchigia federale, dopo essere stato il 23 volte Azzurro, saluta il rugby giocato ed intraprende una nuova avventura all’interno del club multicolor, a conclusione del suo contratto da atleta. In particolare, il seconda linea italo-scozzese andrà a ricoprire l’incarico di Rugby Operations Manager, una figura dirigenziale innovativa che fungerà da trait d’union tra la società e l’area tecnico-sportiva, lavorando in stretta collaborazione con il team manager Andrea De Rossi. Quella di Biagi sarà una figura professionale nuova che, grazie alla sua esperienza diretta ed alle sue capacità, potrà aiutare le Zebre a sviluppare sempre meglio il grande talento e la nostra competitività all’interno di un torneo prestigioso come il Guinness PRO14”. Arrivato a Parma nell’estate del 2013, all’inizio del secondo anno della storia celtica delle Zebre, Biagi è diventato negli anni una delle colonne dello spogliatoio bianconero, assumendo anche i gradi di capitano a partire dalla stagione 2015/16 e raccogliendo il testimone da leggende del rugby italiano come Gonzalo Garcia, Quintin Geldenhuys, Marco Bortolami e Mauro Bergamasco. Le Zebre sono state la tappa di arrivo importante: la squadra che lo ha visto esordire con gli Azzurri nel Sei Nazioni 2014, ottenere il titolo di quinto centurione della storia del club il 26 gennaio 2019 nel match di Guinness PRO14 contro i Sudafricani Cheetahs ed anche una prestigiosa convocazione col club ad inviti dei Barbarians nell’autunno del 2019. Diventato il 13 aprile 2019 il sesto italiano a superare le 100 presenze in Guinness PRO14 dopo Sgarbi, Tebaldi, De Marchi, Nitoglia e Bernabò, lo scorso marzo George Biagi è stato anche eletto dai tifosi multicolor n° 5 delle Zebre 2012-20, la formazione ideale composta dai giocatori più rappresentativi della storia celtica del club. Ora per lui si apre un nuovo importante capitolo. Gli facciamo tanti auguri di ottenere altrettanti successi ed affermazioni.