RUGBY C - Distanziamento, pallone e borraccia personale, doccia a casa. Questa la ricetta con cui il Rugby Lucca ha ripreso l’attività dopo tre mesi di stop forzato a causa dell’emergenza coronavirus.
Uno stop che è stato molto difficile per tutti, rugbisti rossoneri compresi. Per questo al campo sportivo Bernardo Romei l’entusiasmo era alle stelle. I primi a partire sono stati i ragazzi delle formazioni under 14 e under 16 ma a seguire anche tutte le altre squadre sono tornate sul campo. La società del presidente Lombardi ha comunque messo l’aspetto della sicurezza e della salute di atleti e staff tecnici al primo posto. È stato infatti realizzato un protocollo con una serie di misure stringenti da seguire, sulla base delle direttive indicate dal governo e dalla Federazione Italiana Rugby. Inoltre, la società rossonera ha individuato un Covid manager: si tratta dell’ingegner Andrea Gonella Pacchiotti, atleta della formazione seniores e specializzato su questi aspetti. A lui spetta il compito di controllare che le regole per poter andare in campo in sicurezza vengano rispettate. Nonostante queste limitazioni, la voglia di ripartire era tanta. Una ripartenza che per la comunità ovale lucchese ha rappresentato una vera e propria boccata d’ossigeno, anche se le incognite sulla prossima stagione restano tutte: