LUCCA - E' tornato a Lucca, sebbene nella collocazione provvisoria della sala del museo nazionale di Villa Guinigi, il busto del Cristo Eucaristico di Matteo Civitali, trafugato dalla chiesa della Rosa dai Nazisti durante la seconda guerra mondiale.
L’opera è stata rintracciata dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale nell’ambito di un inchiesta condotta dalla procura di Lucca su un ampio traffico di opere d’arte rubate e rinvenuto presso l’erede di un antiquario lucchese, risultato estraneo alla vicenda.
Alla giornata di presentazione dell’opera era presente il Direttore del polo museale della Toscana Stefano Casciu, il sovrintendente Luigi Ficacci, l’arcivescovo Italo Castellani , il sindaco Tambellini e il procuratore della Repubblica Pietro Suchan, che ha auspicato che questo ritrovamento possa essere un monito per tutti coloro che attentano al patrimonio artistico nazionale. Il procuratore si è anche augurato che la comunità e la politica mettano in campo un rinnovato impegno per il recupero di tutte le opere che ancora mancano all’appello. Il Cristo resterà nel Museo di Villa Guinigi in attesa che terminino i lavori di restauro della Chiesina della Rosa, dove verrà collocato definitivamente.