MOTORI - A due prove dalla fine (Roma Capitale e Due Valli) Paolo Andreucci comanda la classifica del CIR con un buon vantaggio sugli inseguitori. Il margine su Campedelli e Scandola non è però del tutto rassicurante per il campione garfagnino che vede da vicino lo storico decimo titolo tricolore.
Chissà cosa muilnerà nella testa di Paolo Andreucci. La pausa estiva del CIR è lunga, anzi lunghissima e al prossimo appuntamento mancano ancora 40 giorni, quasi un’eternità. Certo, tutto serve per recuperare energie fisiche e mentali e prepararsi al meglio al delicato ed emozionante rush finale. Certe cose però dirle ad un professionista totale come Paolo parrebbe quasi un’eresia. Ma tant’è, nulla va lasciato al caso anche perchè i rivali sono lontani, ma non troppo, battuti (forse) ma non rassegnati. Quindi Ucci e Ussi l’equipaggio più vincente, e ci permettiamo di aggiungere più amato della storia del rallismo italico, guai ad abbassare la guardia. Ma i “nostri”, che sono coppia anche nella vita di tutti i giorni, lo sanno benissimo e a metà settembre si presenteranno agguerriti e competitivi come non mai. In realtà il campionato poteva essere già chiuso ma la Peugeot 208 R5 T16 ha palesato anche quest’anno qualche lacuna sulla terra, almeno rispetto a Ford e Skoda, che ha permesso al veronese e al cesenate di riavvicinarsi in classifica. Roma Capitale e Due Valli a Verona a metà ottobre si correranno su asfalto e questo potrebbe già rappresentare un motivo di conforto. Non di sicurezza perchè le corse nascondono mille insidie, dietro ogni curva. Ma sappiamo come e quanto Paolo Andreucci da Castelnuovo Garfagnana tenga a questo decimo alloro, quello della stella, lui che nel firmamento del rallismo splende già da un pezzo…