Graham Jarvis cala il pokerissimo. E’ rivincita su Wade Young

Graham Jarvis cala il pokerissimo. E’ rivincita su Wade Young

Guido Casotti

di Guido Casotti

MOTORI - Graham Jarvis riconquista l’Impero dell’Inferno che era già stato suo ininterrottamente per quattro anni, dal 2011 al 2014. L’Inglese, pilota ufficiale Husqvarna e uno dei “senatori” dell’Enduro estremo, torna così al vertice della competizione che lo ha lanciato nell’olimpo della più “cruda” delle specialità del fuoristrada, e scrive per la quinta volta il suo nome nell’albo d’oro di Hell’s Gate Metzeler.

 

Non è stata una gara scontata, anche se si è consumata “vendetta” dell’inglese ai danni del sudafricano Wade Young che aveva vinto lo scorso anno. È stato un confronto eccellente tra due campioni riconosciuti e dotati di un enorme talento. Il leit motiv del “cartellone” è stato, dunque, rispettato, coi protagonisti ad offrirne un’interpretazione eccezionale. Ciò è bastato per catalizzare l’attenzione e la passione del pubbico, accorso sulle pendici della montagna del Ciocco per essere testimone del sontuoso spettacolo dell’evento voluto da Fabio “Devil” Fasola. Wade Young ha concluso la sua seconda partecipazione ad Hell’s Gate 2017 al terzo posto, sopravanzato dal connazionale Travis Teasdale, che invece era al debutto e che ha dimostrato di possedere un grande talento. Young non è stato del tutto aiutato dalla fortuna, è vero, e deve la sua altalenante, e comprensibilmente non completamente soddisfacente prestazione, allo stop per un cambio di pneumatico. Il cambio di ruota di Young è stata la chiave di volta della gara, che Jarvis aveva interpretato alla perfezione con una partenza “in sordina”. Il primo giro di Hell’s Gate Metzeler 2017, infatti, sembrava la prosecuzione perfetta del gran finale dell’edizione numero 13, con Young, Jarvis e Roman nell’ordine. Al “pit stop” forzato di metà gara per Young, Jarvis è balzato al comando, trascinando alle sue spalle Teasdale e Roman nell’ordine. Nel finale, e nello scandire delle eliminazioni, Young è riuscito a risalire sino al terzo posto, comunque a circa un minuto dalla seconda posizione di Teasdale. Quarto posto per Mario Roman, che non riesce così a completare la strepitosa serie di podi ad Hell’s Gate, e che è l’ultimo dei piloti a pieni giri. Quinto posto per l’austriaco Philipp Bertl, ultimo degli “scampati” alla durissima selezione della gara di Fasola. Diego Nicoletti è ancora il primo degli italiani in gara, irriducibile e per un soffio non nei cinque finalisti. Infine la nuova formula di Hell’s Gate, inaugurata lo scorso anno e ulteriormente migliorata con l’introduzione di uno spettacolare settore naturale/artificiale adiacente all’ormai storica Arena Hell’s Gate, ha riscontrato il favore del folto pubblico presente.