PESCAGLIA - Nelle casse del Comune di Pescaglia mancano all'appello circa 100 mila euro dovuti a cittadini che non pagano la Tari, la tassa sui rifiuti.
Una situazione, questa, che si protrae da anni, alla quale l’amministrazione comunale ha deciso di far compiere una svolta. Sono partiti da alcune settimane, infatti, i controlli degli uffici per recuperare le somme dovute. Nel frattempo l’amministrazione è stata costretta a rimodulare verso l’alto la Tari 2016. La nuova normativa sui bilanci comunali richiede a tutti gli Enti interessati dai mancati pagamenti degli utenti, come quello di Pescaglia, la creazione di un fondo per l’evasione fiscale. Questo è pari a circa 60 mila euro, cioè al 67% dell’evasione storica. Tale fondo – è sempre la legge nazionale che lo dice – va sommato ai costi del servizio di raccolta rifiuti; la cifra che ne risulta deve essere coperta interamente dalla Tari. Questo ha determinato l’aumento. Proprio in questi giorni i cittadini hanno ricevuto le cartelle della tassa sui rifiuti, che prevedono tre rate: luglio, settembre e novembre.