LUCCA - Anche il segretario PD della Toscana Dario Parrini interviene sulla questione delle primarie a Lucca: "Il nostro statuto prevede le primarie, comunque anche a Lucca, bisognerà formulare, a tempo debito, un’analisi politica".
“Una cosa è certa: un sindaco uscente non può dire “se a termini di statuto dovrò partecipare a delle primarie, esco e faccio una mia lista civica”. Affermare questo significherebbe entrare nel campo dell’inaccettabile.
Ma anche questo lo dico in generale, perché io una dichiarazione in questo senso del sindaco Tambellini non l’ho mai sentita. Anzi: so per certo che questo non è il suo pensiero.
L’esempio di come è logico e giusto comportarsi in casi del genere, lo demmo in occasione della ricandidatura a presidente di regione di Enrico Rossi, a inizio 2015. Rossi, con molto anticipo, disse: “se qualcuno ha i numeri di statuto per fare le primarie, io le faccio ben volentieri, anche se sono presidente uscente e ricandidabile”. Nessuno riuscì a raggiungere il quorum di adesioni previsto, che è lo stesso previsto per i sindaci uscenti, e Rossi fu ricandidato senza primarie.
Ma a quell’esito si arrivò dando, come Pd Toscana, un esempio di apertura e di serenità. Un bell’esempio. Che, ne sono certo, anche tutto il Pd di Lucca saprà dare, indipendentemente da quale sarà, tra quelle possibili secondo le nostre regole, la strada che sceglierà di percorrere”.
Insomma, il messaggio di Parrini sembra essere chiaro: Tambellini non può dire no a prescindere alle primarie, ma la discussione se effettuarle o meno è ancora prematura, legata ad un bilancio dell’attività del sindaco uscente e alla presenza o meno di altri candidati forti.