LUCCA - Sarà un super perito a stabilire se Massimo Donatini era pienamente in grado di intendere di volere, quando il 7 aprile 2015 uccise a colpi di pistola il collega della Ditta Lucart Francesco Sodini.
L’incarico è stato conferito dal giudice Giuseppe Pezzuti nel corso dell’udienza preliminare nel processo a carico di Donatini. Dopo essere arrivato a piedi sotto casa del suo caporeparto, a San Filippo, Donatini aspetto’ che la sua vittima uscisse in strada per andare a lavorare e la freddo’ con 13 colpi. L’udienza e’ durata circa un’ora dopodiche’ il giudice ha incaricato il professor Armando Traverso dell’università di Siena, di effettuare la perizia psichiatrica sull’imputato. Esistono gia’ tre perizie depositate dalle parti che secondo quanto emerso non concordano pero’ appieno sul punto della premeditazione dell’omicidio. Massimo Donatini, presente in aula, non ha lasciato trasparire emozioni. I difensori del 43enne capannorese, reoconfesso del delitto, avevano gia’ avanzato la richiesta di rito abbreviato. La prossima udienza e’ stata fissata per il 13 luglio.