LUCCA - La manifestazione organizzata da associazioni e partiti della sinistra è partita e terminata in Piazza San Michele dopo aver sfilato in centro storico, portando centinaia di persone a sfilare sotto il segno dei valori della Resistenza applicati al contesto odierno: contro il riarmo, i nazionalismi e discriminazioni, e per il sostegno ai servizi pubblici, la sicurezza sul lavoro e la creazione di spazi sociali per tutti.

La Festa della Liberazione non è partita solo in Cortile degli Svizzeri. Centinaia di persone si sono infatti riunite nella vicina Piazza San Michele per prendere parte ad un corteo organizzato da associazioni e partiti legati alla sinistra (Società Popolare di Mutuo Soccorso G. Garibaldi, Alternativa Libertaria, Potere al Popolo Lucca, Rifondazione Comunista Lucca, Giovani Comunisti/e Lucca, Confederazione Cobas Provincia di Lucca, Biblioteca Popolare di San Concordio, Assemblea No Guerra No base, Popolare Trebesto, Collettivo Rossa Primavera) che si è proposto non solo di commemorare la ricorrenza del 25 aprile, ma anche e soprattutto di riattualizzare i valori della Resistenza rispetto al contesto odierno. A tale scopo il corteo ha attraversato il centro storico di Lucca per poi ritornare in Piazza San Michele, intonando per tutto il tempo slogan legati alla traduzione odierna dei valori della Resistenza e della democrazia. Valori che secondo gli organizzatori, sono la lotta a riarmo, nazionalismo, neofascismo e discriminazioni, ma anche il sostegno per la pace (con una particolare attenzione al conflitto israelo-palestinese), per la creazione di spazi pubblici aperti a tutti e per i servizi pubblici come istruzione, sanità e trasporti, l’impegno per la tutela della qualità e della sicurezza del lavoro, la tutela del potere d’acquisto e dei diritti sociali e civili per la popolazione.