Truffa una 57enne lucchese con la tecnica del finto incidente: arrestata

Truffa una 57enne lucchese con la tecnica del finto incidente: arrestata

Redazione

di Redazione

LUCCA - La 28enne, disoccupata e con precedenti, è stata arrestata a Melito di Napoli dopo mesi di indagini. Prosegue l'attività dei carabinieri per identificare gli atri due complici

È stata contattata lo scorso novembre da un “agente” ed è stata informata che il marito era in stato di fermo dopo un incidente stradale. Successivamente è entrato in scena un avvocato, che le ha chiesto soldi e gioielli come “cauzione” per rilasciare il marito. La 57enne lucchese, presa dal panico, ha consegnato un considerevole quantitativo di gioielli ad una collaboratrice del legale del marito, ma tutta la storia era falsa.

Sabato mattina, a Melito di Napoli, i Carabinieri della Stazione di San Concordio, in ottemperanza ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Lucca su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto per il reato di truffa aggravata in concorso, una disoccupata 28enne, italiana, residente in quel comune, con precedenti di polizia.

Nel dettaglio, la mattina dello scorso 23 novembre, una pattuglia della Stazione Carabinieri di San Concordio è intervenuta nella prima periferia di Lucca, presso l’abitazione di una signora 57enne, in quanto era stata perpetrata una truffa con la tecnica del “finto incidente”.

All’arrivo dei Militari dell’Arma la donna ha riferito che poco prima aveva ricevuto sull’utenza telefonica fissa una chiamata da un sedicente “agente”, il quale l’ha informata che il marito era in stato di fermo in quanto coinvolto in un incidente stradale. Approfittando dello stato di ansia e di timore cagionato nella donna, hanno convinto quest’ultima a dargli il proprio numero di telefono per farla contattare dall’avvocato che stava seguendo la situazione del coniuge. Dopo pochi minuti, la signora è stata contattata da un secondo complice che si è presentato come il legale del marito, che l’ha informata che da lì a poco sarebbe stata raggiunta da una sua incaricata, alla quale avrebbe dovuto consegnare soldi e gioielli necessari per pagare la “cauzione” necessaria per il rilascio dell’uomo. Dopo circa un quarto d’ora, a casa della vittima si è presentata una donna di circa 30 anni, che dopo essersi qualificata come la collaboratrice dell’avvocato, ha ritirato un considerevole quantitativo di gioielli.

Dopo avere acquisito la descrizione dei fatti da parte della vittima, i Carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini, riuscendo a raccogliere attraverso alcune testimonianze degli elementi utili all’individuazione della “presunta truffatrice”. In particolare è stata acquisita una minuziosa descrizione della donna e dell’auto che aveva utilizzato per recarsi a casa della vittima. Per quest’ultima, poi, è stato accertato che si trattava di una macchina presa a noleggio, che i Militari dell’Arma, due giorni dopo, riuscivano a localizzare nel comune di Bologna mentre era parcheggiata nella pubblica via. Grazie alla collaborazione del Carabinieri del luogo, che si sono appostati nei pressi dell’autovettura, è stata identificata compiutamente la conducente, ossia una 28enne che aveva precedenti di polizia specifici, che è stata riconosciuta dalla vittima e da altri testimoni, come la donna che si era presentata a ritirare i gioielli.

L’arrestata, dopo le formalità di legge, è stata accompagnata presso la propria abitazione, dove permarrà in regime di arresti domiciliari. Proseguono le indagini volte ad identificare gli atri due complici.