CAMAIORE - La sera di Venerdì Santo torna la processione triennale organizzata da secoli dalla Confraternita della Santissima Trinità. Novità l'installazione di quattro tappeti di segatura nelle chiese del centro e la ripubblicazione del volume celebrativo

Oltre 35mila già consegnati, quasi 80mila quelli che la sera di Venerdì Santo illumineranno la suggestiva processione del Gesù Morto a Camaiore. I cincindellori – i caratteristici lumini a olio – restano il simbolo eterno della tradizionale Triennale che i camaioresi si apprestano ad accogliere tra fede e tradizione la sera del prossimo 18 aprile.
Promossa da secoli dalla Confraternita della Santissima Trinità (dal 1563 viene impiegata la stessa scenografia lignea alla partenza del corteo), la processione da anni gode del sostegno attivo del Comune di Camaiore che quest’anno ha stanziato circa 75mila euro per coprire le spese. Tra le novità la realizzazione di quattro tappeti di segatura sul tema della Passione di Cristo, ospitati nelle chiese del centro storico. E la pubblicazione del volume celebrativo, edito da Pacini Editore.
L’obiettivo è conservare e tramandare la tradizione. Dall’amministrazione sono partite già le lettere ai residenti del centro a esporre i lumini. I cincindellori, appunto, che oltre 30 anni realizzaPier Luigi Giannecchini. Sughero, cotone e olio: riesce ad assemblarne 25 in un’ora. 90mila in tre anni. Ma un giorno chi lo farà?