Fornaci, anche il ministro Giuli all’inaugurazione del Mudy

Fornaci, anche il ministro Giuli all’inaugurazione del Mudy

Redazione

di Redazione

BARGA - Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha partecipato all'apertura del Mudy, il museo di Kme per l'arte inclusiva e solidale. Presente anche il presidente della Regione Eugenio Giani.

Rinasce grazie all’arte il più antico stabilimento italiano della KME. Pensato negli anni 30 del Novecento come opera sociale, sede di una scuola, questo luogo della Garfagnana ritorna alla sua funzione originaria. Si è inaugurato oggi a Fornaci di Barga Mudy, il Mueso di Arte Contemporanea di Dynamo che diventa parte integrante del progetto di responsabilità sociale d’impresa portato avanti da Kme.

“Un luogo dove economia, cultura e sociale si incontrano confermando la Toscana terra di inclusione”, ha detto questa mattina il presidente Eugenio Giani partecipando all’apertura del Mudy insieme al ministro della Cultura Alessandro Giuli, la sindaca di Barga Caterina Campani, Enzo Manes presidente Fondazione Dynamo Ets e Diva Moriani presidente Fondazione Arte Dynamo. “In questo caso è la bellezza dell’arte il tramite dell’inclusione, un arte speciale, quella che grandi artisti hanno respirato durante le sessioni svolte a Dynamo Camp. Un’esperienza doppiamente qualificante quando l’opera si unisce a contesti umanamente straordinari come quelli che Dynamo rappresenta. Si è realizzato un sogno – ha proseguito il presidente della Regione ricordando la legge appena approvata sulla Toscana diffusa e quindi l’importanza di fare rinascere contesti come questo-, ma è un sogno che appartiene a tutti i toscani. A Fornaci di Barga, città che rappresenta il cuore culturale della Garfagnana medievale, nasce oggi qualcosa di straordinario.

Questo museo d’arte contemporanea arricchisce la comunità, mettendo in dialogo i protagonisti del Novecento italiano con un’esperienza unica: quella della Dynamo Camp. Oggi nasce uno luogo nuovo – ha poi concluso Giani nel suo intervento-, dove si costruisce comunità e si offre una nuova speranza a tanti ragazzi e persone con disabilità, regalando loro una visione della vita più positiva”.

Il museo è stato realizzato nell’edificio che è stato dal 1987 il Centro Ricerche del Gruppo ed è nato negli anni ‘30 come sede delle scuole, tornando in un certo senso alla destinazione sociale originaria. Accoglie la collezione delle opere che numerosi artisti anche di fama internazionale hanno realizzato nel corso degli anni insieme ai bambini e ai ragazzi ospiti di Dynamo Camp, il villaggio di terapia ricreativa per giovani affetti da patologie gravi e/o croniche. MUDY ha l’ambizione di divenire un punto di riferimento per la diffusione dei principi dell’arte quale strumento di solidarietà e inclusione, aperto soprattutto a scuole e associazioni culturali.