Viareggio - E’ stata ufficializzata giovedì la chiusura delle indagini per l’omicidio di via Coppino. L’imprenditrice balneare che schiacciò con il suo suv l’uomo che l’aveva borseggiata è indagata per omicidio volontario pluriaggravato e rischia l’ergastolo.

Omicidio volontario con le aggravanti della crudeltà, dei futili motivi, del ricorso a un mezzo insidioso, ovvero l’auto e della minorata difesa perché la vittima fu investita di notte alle spalle mentre camminava a piedi. Sono questi i reati contestati a Cinzia Dal Pino, l’imprenditrice balneare viareggina che la sera dell’8 settembre in via Coppino, schiacciò 4 volte con il suo suv Nourdine Mezgui, il marocchino di 47 anni che, qualche ora prima, le aveva rubato la borsa. Alla donna, agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico da settembre, è stato notificato giovedì l’avviso di chiusura delle indagini, con la formalizzazione delle ipotesi di reato, che sono quelle disciplinate dall’articolo 575, dell’articolo 61 numero 5 e dall’articolo 577 numero 2 e 4 codice penale. Adesso la difesa della signora Dal Pino, guidata dal professor avvocato Enrico Marzaduri, avrà 20 giorni di tempo per presentare eventuali integrazioni. Vista la gravità dei reati ipotizzati la signora Dal Pino rischia l’ergastolo e se le contestazioni fossero confermate in sede di udienza preliminare, sarebbe escluso il ricorso al rito abbreviato e la competenza a giudicare l’imputata spetterebbe alla corte di assise. Il processo dunque si avvicina e la prima udienza potrebbe tenersi entro il mese di luglio