MASSA - Ottenute le autorizzazioni paesaggistiche e l'approvazione della VIA, si va delineando la tabella di marcia per realizzare il primo lotto che collegherà l'Ospedale del Cuore con la zona della stazione. Ma mancano 22 milioni per finanziare l'opera

Entro due mesi il progetto esecutivo da parte di Anas, il passaggio in Conferenza dei Servizi e poi il bando per appaltare i lavori per la Variante Aurelia di Massa. Questa la road map per la posa della prima pietra del primo lotto della nuova strada che partendo dall’incrocio di fronte all’Ospedale del cuore, arrivando a costeggiare la ferrovia, andrà a congiungersi con via Carducci e la zona della stazione, alleggerendo così dal traffico pesante tutto l’abitato di Turano, da decenni ostaggio di smog e teatro di incidenti stradali.
A dare notizia del via libera dei ministeri dell’Ambiente e della Cultura alla Valutazione di impatto ambientale è stato il deputato massese della Lega Andrea Barabotti. Entusiasta il sindaco Francesco Persiani.
Resta da sciogliere il nodo delle risorse. L’opera costerà infatti 43 milioni di euro: al momento ce ne sono a disposizione solo 21. Barabotti ha avuto rassicurazioni sul reperimento dei soldi mancanti: all’opera il Ministero delle Infrastrutture ha dato “priorità 1” e questo dovrebbe rendere più semplice per Anas reperire i fondi rimanenti da altre voci di spesa.
Ma la Variante Aurelia non entusiasma certo tutti. A partire dai proprietari dei terreni che dovranno essere presto espropriati per finire con i comitati e i gruppi politici come Massa Città in Comune secondo il quale “l’opera porterà 500 camion al giorno a transitare su via Carducci” intasando completamento la zona della stazione. “Quei 40 milioni – affermano – potevano essere spesi per asfaltare le strade, potenziare il trasporto pubblico e le piste ciclabili.”