LUCCA - La giunta Pardini cambia l'assessore al sociale e alla sicurezza. Fra pochi giorni la revoca delle deleghe e la presentazione del nuovo assessore.

E per fortuna che solo ieri il sindaco Mario Pardini interpellato da Noi tv aveva detto che la situazione è sotto controllo, che la determina sul progetto di ospitalità di 24 senzatetto nell’immobile della Misericordia in corte ad Antraccoli era in linea con quanto promesso dall’amministrazione, che il suo assessore si era mosso a dovere, che i residenti sono fiduciosi e tranquilli. Poco importa, a quanto pare, di cosa ne pensi il sindaco e cosa voglia fare della sua giunta: ormai il dato è tratto. Giovanni Minniti, assessore al sociale e vicesindco di Lucca fino a pochi mesi fa che ieri non si è nemmeno presentato alla riunione di giunta, sarà silurato entro pochi giorni su richiesta della Lega, in particolare del suo segretario provinciale Andrea Cavirani dopo che il consigliere regionale Massimiliano Baldini aveva fatto esplodere il caso puntando il dito contro l’assessore del suo stesso partito ( e potenziale competitor alle elezioni regionali di autunno). Secondo Baldini è inaccettabile che Minniti abbia dato il suo assenso al progetto del b&b sociale senza interpellare nè il sindaco nè i residenti. Pardini a Noi Tv aveva risposto che non era tenuto a farlo nemmeno il dirigente comunale, visto che di determine se ne firmano a iosa senza obbligatoriamente passare dalla giunta. Peccato però che stavolta ci sia in gioco una precisa linea politica visto che sulla corte di Antraccoli era scoppiato un caso già qualche mese fa contro il progetto di ospitare 40 migranti. A novembre erano stati i residenti a convocare la stampa per lamentarsi di quel progetto, ma questa volta si tratta di una questione meramente politica, anzi di partito e di campagna elettorale che a quanto pare è già iniziata e che porta all’ennesima spaccatura nel Carroccio. Intanto spuntano i nomi dei papabili sostituti di Minniti: il responsabile comunale della Lega, Salvadore Bartolomei oppure Antonino Azzarà, già assessore ai lavori pubblici della giunta Favilla.