Viareggio - E' una delle 217 vittime di violenza che nel 2024 ha avuto un colloquio in presenza al Centro Antiviolenza. Per chi cerca di salvarsi è emergenza casa e così la Casa delle Donne lancia un appello alle istituzioni: servono alloggi a canone concordato.
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C’è anche una donna segregata e ridotta in schiavitù tra le oltre 200 che nel corso del 2024 hanno avuto un colloquio in presenza con lo staff della Casa delle Donne di Viareggio. I contatti a distanza, spiegano dal centro di via Marco Polo, sono stati molti di più mentre coloro che hanno avuto il coraggio e la possibilità di presentarsi fisicamente agli sportelli del Centro Antiviolenza sono state 217. 139 sono nuovi ingressi, 78 donne con un percorso già avviato; 152 le italiane 65 le straniere, nella maggior parte dei casi residenti nei comuni della Versilia e di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Gli uomini violenti sono i cosiddetti insospettabili, italiani (150 a fronte di 67 stranieri) e con un lavoro stabile che però spesso, quando la donna si allontana, si rifiutano di garantire a lei e ai figli il sostegno economico a cui avrebbero diritto. Un comportamento che soprattutto in una zona turistica come la Versilia sta creando una vera e propria emergenza-casa. Di qui l’appello della Casa delle Donne affinchè i comuni si mettano in rete per garantire alloggi a canone concordato da riservare alle vittime di violenza. E proprio per sostenere le donne anche sul fronte economico – fondamentale per l’emancipazione dalla violenza – nel corso del 2024 la Casa delle Donne, insieme alla Regione Toscana ha avviato 6 progetti di formazione e inserimento nel mondo del lavoro.