Sciopero metalmeccanici, ampia partecipazione nella Provincia di Lucca

Sciopero metalmeccanici, ampia partecipazione nella Provincia di Lucca

Redazione

di Redazione

Lucca - Adesione allo sciopero all'80% nella Provincia e ampia partecipazione anche al presidio di Fiom Cgil, Fim Cisl e UilM Uil davanti alla sede di Confindustria Lucca. I sindacati reclamano la ripresa delle trattative con Confindustria per il rinnovo del CCNL metalmeccanici, bloccato dal rifiuto dell'associazione datoriale delle richieste avanzate dalla piattaforma approvata dai lavoratori.

 

Grande partecipazione al presidio organizzato da Fiom Cgil Lucca, Fim Cisl Toscana nord e UilM Uil Toscana nord davanti alla sede di Confindustria in Piazza Bernardini a Lucca. L’iniziativa si è svolta in occasione dello sciopero nazionale proclamato dalle categorie sindacali per richiedere la ripresa delle trattative con Federmeccanica, l’associazione datoriale di categoria di Confindustria, per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del comparto. La discussione tra i rappresentanti dei lavoratori e quelli delle imprese si è infatti arenata quando questi ultimi hanno presentato una propria piattaforma con le proposte per il rinnovo contrattuale, fatto che rappresenta una prima volta assoluta, rifiutando di far partire la trattativa dalle richieste approvate dai lavoratori e presentate dai sindacati di categoria. Di fronte al saldo rifiuto dei sindacati, che hanno invece confermato le istanze da cui erano partiti, Federmeccanica ha quindi deciso di chiudere il tavolo di trattativa.  

Al centro della debacle la questione salariale, con i sindacati che hanno richiesto un aumento degli stipendi a regime nel triennio pari a 280 euro, mentre i rappresentanti delle imprese hanno proposto un indennizzo una tantum. Problemi anche riguardo all’orario di lavoro, con i lavoratori che ne avevano chiesto una riduzione per compensare al calo della mole di lavoro causata dalla sempre maggiore automazione dei processi produttivi. Centrale anche il problema della sicurezza, con i sindacati che chiedono un aumento degli investimenti e degli interventi per migliorare la condizione lavorativa dei metalmeccanici, ma che si sono visti rispondere con la proposta di un’assicurazione che fornirebbe alle vittime di incidenti sul lavoro rimasti inabili un’indennità. 

L’ampia adesione da parte dei lavoratori della provincia, attestatasi attorno ad una media dell’80%, ha comportato non pochi problemi ad alcune delle principali aziende del territorio lucchese. Con un’adesione dell’83% nel primo turno della giornata, si è infatti dovuta fermare la produzione della KME, così come quella della Valmet Converting, nella quale l’adesione è stata del 78%. 

Adesso si attende la risposta di Federmeccanica, ma i sindacati pensano già a proseguire la mobilitazione qualora non riscontrino un’apertura da parte dell’associazione datoriale. Non si esclude infatti un nuovo sciopero nazionale che verrebbe indetto in occasione di una manifestazione nazionale a Roma.