LUCCA - L'episodio della ragazza di 22 anni intossicata a Lammari e ricoverata in gravi condizioni al Santa Chiara di Pisa riaccende il tema della prevenzione e della sicurezza.

Il monossido di carbonio nel corso di questi mesi invernali ha causato morti e intossicazioni, in provincia di Lucca come in altre parti della Toscana. Un gas inodore al centro anche del caso della ragazza di 22 anni di Lammari, attualmente ricoverata in gravi condizioni in camera iperbarica all’ospedale Santa Chiara di Pisa. Un nuovo episodio che rispolvera alcuni interrogativi: come si spiegano così tanti incidenti? Quali sono le procedure fondamentali di protezione?

Monossido di carbonio ma non solo. Nel corso degli anni il gas in generale è stato protagonista anche di episodi di esplosioni, come nel caso recente di Molazzana.