Forte Lucchese sfiora l’impresa; trema la capolista V. Entella

Forte Lucchese sfiora l’impresa; trema la capolista V. Entella

Redazione

di Redazione

LUCCA - Finisce 2 a 2 al Porta Elisa tra Lucchese e Virtus Entella. I rossoneri di Gorgone giocano una grande partita e mettono in grossa difficoltà la capolista. Due volte in vantaggio con Ballarini e Fedato la Lucchese viene raggiunta prima da Boccadamo e al 92esimo da Marconi quando già assaporava la gioia di un clamoroso ma meritato successo. Sabato (ore 15) altra gara casalinga, ancora al Porta Elisa, contro il Campobasso.

Nonostante tutto la Lucchese è viva, accidenti se è viva. Ne sa qualcosa la capolista Virtus Entella che ancora una volta, era già successo in passato, mostra un pò il braccino corto, ma alla fine ne esce con danni limitati. Una bella Lucchese, poco da aggiungere che ha confermato i progressi tecnici e tattici evidenziati dopo gli innesti del mercato di gennaio. Una squadra, quella di Gorgone, che ha dovuto fare a meno, e l’assenza non sarà breve, di Saporiti fin qui il suo uomo migliore. Eppure la Pantera ha giocato e ha spinto affatto in soggezione di fronte allo squadrone di Fabio Gallo. Due volte i rossoneri sono andati in vantaggio: prima con Ballarini bravo a scaraventare in rete da distanza ravvicinata. In avvio di ripresa i liguri sono pervenuti al pareggio con Boccadamo che risolve una mischia. Poi ad una manciata di minuti dal 90esimo il redivivo Fedato (toh chi si rivede) fa centro con tempismo perfetto su cross dalla destra. Sembra fatta ma in pieno recupero Marconi spegne il sogno del Porta Elisa siglando la rete del definitivo 2 a 2. Peccato, davvero peccato perchè il successo della Lucchese non avrebbe fatto una grinza.

E anche la classifica ne avrebbe tratto gran beneficio. Invece siamo ancora lì nel limbo della sofferenza. Tre punti di vantaggio sul terzetto Legnago, Milan F. e Sestri L. e con la Spal che si è avvantaggiata di due lunghezze. Le altre ormai sembrano troppo lontane.

Tuttavia la squadra di Gorgone, che a fine partita ha lanciato il suo grido di dolore “Speriamo che qualcuno salvi il calcio a Lucca” e noi lo diciamo da tempo, deve continuare a giocare come ha fatto in questo ultimo periodo, cioè bene. Mancano sette partite alla fine e l’obiettivo è quello di fare più punti possibile e poi il 27 aprile capire quello che succederà. Anche fuori dal campo dove vicende di oggi e di ieri si accavallano con struggente tristezza ma soprattutto tanta rabbia.