TOSCANA NORD-OVEST - La provincia di Lucca trascina la Toscana Nord-Ovest con un +7,5%, grazie a nautica, meccanica e oli. L'area apuana cede tanto: -20,6%

Lucca trascina l’export 2024 della Toscana Nord-Ovest. È quello che emerge dall’analisi dei dati Istat sul commercio internazionale elaborati dalla Camera di Commercio zonale e dall’Istituto Studi e Ricerche, secondo cui la provincia lucchese è cresciuta nelle esportazioni del 7,5%. Un aumento che si contrappone ai rallentamenti di Massa-Carrara e Pisa, che hanno segnato una flessione rispettivamente del 20,6% e dell’8,5%.
A spingere tutto la provincia lucchese è stata soprattutto la cantieristica nautica, che segna un aumento del 23,2%, ma buoni sono stati i risultati anche per l’industria meccanica (+8,4%), per la farmaceutica (+6,1%) e per le calzature, che chiudono il 2024 con un incoraggiante +1,2%. Impennata per gli oli (+31,6%). In negativo il cartario (-7,2%). Le imprese della provincia di Lucca hanno confermato i legami con i tradizionali mercati di riferimento, tra cui Francia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Spagna.
Per quanto riguarda Massa-Carrara, la diminuzione è legata soprattutto al settore meccanico ha coinvolto diversi sotto-settori, tra cui le macchine di impiego generale (-55,7%). In forte calo anche le altre macchine di impiego generale (per esempio per l’industria chimica) scese del 41,9%. Buono il lapideo, che ha rappresentato il 29,4% dell’export apuano. Tra i principali mercati di destinazione, gli Stati Uniti sono rimasti stabili, mentre la Cina segna una flessione.
“I dati dell’export 2024, soprattutto quelli di alcuni settori, comportano una qualche delusione -afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – ma è il contesto attuale, con le forti tensioni commerciali specialmente con gli Stati Uniti che lo caratterizzano peraltro in settori strategici per il nostro territorio, a rappresentare la principale fonte di incertezza e di preoccupazione. Si rafforza dunque la necessità di un impegno mirato nel sostenere le imprese locali nella ricerca e nella penetrazione di nuovi mercati in un contesto di auspicabile maggiore integrazione tra quelli europei. Anche nel 2025, pertanto, proseguirà l’offerta di percorsi di accompagnamento all’export e contributi per partecipare a fiere internazionali”.