LUCCA - Dopo l'annuncio del sindaco di Lucca in consiglio comunale dell'ingresso in giunta di Salvadore Bartolomei, l'ex assessore al sociale silurato dal Carroccio attacca gli ex alleati

Alla fine la scelta è stata quella di accontentare la Lega dopo giorni di lotta interna che si è conclusa con il siluramento di Giovanni Minniti. Messo evidentemente alle strette, il sindaco Mario Pardini ha dovuto sostituire l’assessore leghista più votato alle amministrative del 2022 con il coordinatore comunale del Carroccio, ex consigliere regionale ed ex capogruppo di opposizione in consiglio comunale a Capannori: Salvadore Bartolomei è diventato assessore di Lucca prendendosi in eredità tutto il pacchetto, ovvero le deleghe al sociale e alla sicurezza, con le quali si dovrà misurare per la prima volta e a metà mandato, perchè un rimpasto sarebbe costato ancora più caro agli equilibri della giunta. Nell’ultimo consiglio comunale la minoranza è partita all’attacco accusando il primo cittadino di essere rimasto ostaggio delle decisioni interne di uno dei partiti di maggioranza dopo che Pardini ha annunciato la new entry in apertura di assise. E’ l’ultimo atto del caso fatto esplodere dal consigliere regionale Massimiliano Baldini sul progetto di ospitare 24 senza tetto nella corte ad Antraccoli ma maturato sicuramente prima all’interno delle componenti locali della Lega, sulla sfondo della partita delle regionali in programma ad autunno. Verrebbe da chiedersi però a chi giovi questa operazione visto che il partito di Salvini ne esce decisamente indebolito. Oltre a Minniti il rischio è infatti quello di perdere anche Antoninò Azzarà, il consigliere più votato tre anni fa, che starebbe valutando le dimissioni come aveva annunciato se la scelta non fosse ricaduta su di lui. Non giova a Pardini costretto a cambiare assessore contro lo sua volontà dopo averlo sempre sostenuto e difeso, anche nel caso di Antraccoli.