Tanta satira e fantasia tra le Mascherate di gruppo

Tanta satira e fantasia tra le Mascherate di gruppo

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - Otto costruzioni in concorso al Carnevale di Viareggio 2024. Silvano Bianchi è il campione in carica che punta a bissare il successo per ipotecare le promozione il prossimo anno. Ma dovrà vedersela con delle proposte di grande livello degli altri maestri.

Satira politica e di costume, tanta fantasia e voglia di sperimentare. Le mascherate di gruppo si confermano il laboratorio per eccellenza dei futuri carristi del Carnevale di Viareggio e il debutto di domenica scorsa lo ha ampiamente confermato.

A partire da “Sogna ragazzo sogna” del campione in carica Silvano Bianchi che attraverso una ricca carovana di personaggi sulle note di Roberto Vecchioni mette in scena il passaggio di testimone tra le generazioni.

Prende di mira la destra italiana Giampiero Ghiselli insieme a Maria Chiara Franeschini: “C’è qualcosa che non torna”  facendo sfilare in stile Ventennio i vertici del Governo si interroga sul rischio di un ritorno ai tempi bui del passato.

Oggetto della satira politica di Edoardo Ceragioli è invece la sinistra rappresentata in punto di morte con i suoi simboli in crisi e benedetta con “L’estrema unzione” dalla Premier Meloni.

Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi si prendono gioco dei potenti del mondo: sulle loro teste fanno pipì le innocenti farfalle colorate, simbolo di rinascita e rigenerazione.

Ben riusciti gli omaggi letterari dei mascheratisti come quello di Vania Fornaciari e Roberto Del Leo ad Antoine de Saint-Exupery, a 80 anni dalla morte, e al Piccolo Principe. O quello musicali al mito dei Beatles di Giacomo Marsili che ha portato al Carnevale il mitico “yellow submarine” giocando con efficacia con i colori della pace e le note eterne della band britannica.

Bill Gates è lo Sciamano nella mascherata di Stefano Di Giusto che riproduce ambientazione e simboli del West americano per sbeffeggiare il patron di Microsoft e le sue nefaste profezie.

Un romanzo viaggiante è quello creato da Michelangelo Francesconi. La sua mascherata “Come un sogno ad occhi aperti” accompagnata da coreografie ad hoc rappresenta in cartapesta il castello errante di Howl e Sophie, unico rifugio rimasto per salvarsi da un oceano dove la balene portano guerre e povertà.