PROVINCIA DI LUCCA - Dopo l'approvazione del consiglio regionale si aprono una serie di interrogativi su come debba essere attivata la procedura
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E adesso come funziona? Con la nuova legge toscana sul fine vita che cosa deve fare chi sceglie di non soffrire più e di anticipare la propria morte in modo medicalmente assistito? Da quanto si apprende l’iter burocratico non è cosi semplice. Innanzitutto La persona malata che vive in Toscana assistita da un medico si toglie la vita attraverso farmaci. A differenza dell’eutanasia, il medico si limita a fornire al paziente i mezzi utili a compiere questo gesto, senza intervenire direttamente. E’ il paziente ad ingerire il farmaco o a premere il pulsante per l’iniezione. Prima bisogna attivare la richiesta all’Asl che dovrà fornire un’ampia valutazione. Se ci sarà il via libera il paziente potrà scegliere se proporre una sua procedura o se affidarsi alla commissione che valuterà il caso. Poi la decisione dell’azienda sanitaria e quella finale della persona interessata che ha diritto di ricevere gratis i farmaci. L’iter dovrebbe concludersi in poco più di un mese.