VERSILIA - Violenti scontri tra i tifosi del Perugia e quelli della Lucchese lungo l’Autostrada A12: la Polizia di Stato arresta un 33enne in flagranza differita e denuncia 3 tifosi lucchesi di 51, 46 e 36 anni.
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Avevano annunciato tolleranza zero le forze dell’ordine nei confronti dei responsabili della guerriglia scoppiata in autostrada domenica pomeriggio e i primi provvedimenti non hanno tardato ad arrivare. Il personale della Polizia di Stato di Perugia ha infatti tratto in arresto in flagranza differita un uomo di 33 anni, gravato da precedenti di polizia specifici, ritenuto essere responsabile del reato di rissa aggravata in concorso, per aver aggredito un tifoso della Lucchese anche con l’utilizzo di un bastone di legno.
La guerriglia è scoppiata quando le due tifoserie si sono incontrate all’altezza dell’area di servizio Versilia, durante le trasferte liguri delle due squadre impegnate a Sestri Levane e a Chiavari.
Al vaglio della polizia le dinamiche che hanno portato al contatto, se si sia trattato di un caso fortuito oppure di un vero e proprio appuntamento. Fatto sta che sono stati circa 350 gli ultras che si sono affrontati sulla sede stradale anche con lanci di fumogeni, costringendo la polizia stradale a bloccare il traffico per alcuni minuti.
Ad avere la peggio il tifoso lucchese 46 enne che si è recato all’ospedale Versilia per farsi medicare la ferita alla testa inferta dal 33 enne arrestato. Con lui al Versilia un 51 enne che lo ha accompagnato. Entrambi sono stati denunciati, così come un 36 enne individuato grazie alle riprese effettuate dalla DIGOS.
Per il 33 enne perugino invece, non nuovo ad episodi del genere, si sono aperte le porte del carcere di Perugia – Capanne a disposizione dell’autorità giudiziaria per rispondere, come detto, di rissa aggravata in concorso.