San Valentino, fiori al primo posto: “Ma non scegliete rose importate”

San Valentino, fiori al primo posto: “Ma non scegliete rose importate”

Federico Conti

di Federico Conti

VIAREGGIO - Un toscano su due regala quest'anno dei fiori al proprio partner secondo un'indagine di Coldiretti e AFFI. Ma i floricoltori versiliesi lanciano l'allarme concorrenza sleale dall'estero; non rispettano l'ambiente né i lavoratori

Rose, ranuncoli e tulipani. Sono i fiori che anche quest’anno vanno per la maggiore per San Valentino. Secondo un’indagine di Coldiretti e AFFI un toscano su due per questo 14 febbraio regala fiori al proprio partner. Il mazzolino o la composizione sono di gran lunga preferiti ai cioccolatini (acquistati dal 30% degli innamorati), dei capi di abbigliamento e dei gioielli.

Una tradizione che si conferma e che consolida – alla vigilia della primavera – l’economia florovivaistica che vede in Versilia una delle maggiori capitali produttive. Un’industria da 200 imprese e quasi 2mila addetti che deve però fare i conti soprattutto in queste ricorrenze speciali con la concorrenza, definita “sleale”, dei prodotti importati dall’estero a basso costo. E la regina della “convenienza” in questo caso è la rosa.

Per combattere la concorrenza Coldiretti e AFFI hanno lanciato il marchio “Fiori Italiani”. Ma il ruolo chiave lo gioca comunque il consumatore che può scegliere di premiare le imprese del territorio. Anche quando dona una semplice rosa al proprio partner.