Mamma segreta, in Toscana ogni anno 15 donne partoriscono in anonimato

Mamma segreta, in Toscana ogni anno 15 donne partoriscono in anonimato

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

LUCCA - Ostetriche, ginecologi, assistenti sociali e psicologi della Asl hanno partecipato al corso di formazione dedicato al percorso che offre ascolto e supporto alle donne in gravidanza che non intendono riconoscere il proprio bambino.

“Non abbandonarlo, parlane con noi”. E’ la frase che accompagna “Mamma segreta”, il progetto dedicato alle donne in gravidanza che si trovano in situazioni di difficoltà e che non intendono riconoscere il proprio neonato. Un vero e proprio percorso assistenziale che va oltre il diritto riconosciuto alla legge italiana di partorire in anonimato negli ospedali pubblici, senza alcun costo facendosi carico di donna e bambino prima, durante e dopo il parto.  

Ogni anno in Toscana sono circa 15  le donne che scelgono di partorire in anonimato: minorenni o quarantenni, italiane o straniere, nubili o con figli. Non esiste un identikit delle Mamme segrete, mentre sono molte le situazioni che possono condurre a un abbandono traumatico: gravidanze non volute, non controllate dal punto di vista sanitario, non riconosciute oppure gravidanze tenute volutamente nascoste.