TOSCANA NORD-OVEST - Questi i dati diffusi dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest: Lucca (+4,7%), Pisa (+3,5%) e Massa-Carrara (+2,6%). Costruzioni e industria trainano la crescita. Cala il commercio ambulante.
Un +4,7 e un +2,6 per cento tra 2023 e 2024. Sono le percentuali di crescita delle provincia di Lucca e Massa-Carrara per quanto riguarda l’imprenditoria straniera, secondo l’analisi dell’Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. Un quadro completato da Pisa, che segna un incremento del 3,5 per cento.
L’incremento avuto a Lucca è sostenuto ancora dalle società di capitale, in particolare le SRL, cresciute del +12,3% nell’anno. Più di tre imprese straniere su quattro sono riferibili a paesi extra-UE. Tra i settori, più della metà delle aziende a guida straniera opera nelle costruzioni e nel commercio. Cresce molto l’industria (+10,9%), mentre nelle costruzioni (+4,9%) aumentano le imprese specializzate. Nel dettaglio dei servizi, il commercio cresce poco (+3%), con un aumento bar e ristoranti (+6,9%). In positivo anche l’agricoltura (+4,6%). Tra i territori, aumenta soprattutto la Versilia (+6,1%), poi la Piana di Lucca (+3,9%) e la Media Valle (+3,7%), mentre la Garfagnana registra appena un +1,6%.
Anche a Massa-Carrara, tre imprese straniere su quattro fanno capo a imprenditori provenienti da paesi extra-UE, concentrandosi nelle costruzioni (29,3%) e nel commercio (36,3%). Cresce l’industria (+14,1%), in positivo anche l’edilizia (+4,8%). Bene le imprese agricole (+11,1%). Segnali negativi invece dal commercio (-1,7%).
“La crescita dell’imprenditoria straniera – afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – è senza dubbio un segnale positivo, ma ci invita anche a una riflessione. Molte di queste imprese, infatti, sono piccole realtà guidate da persone che hanno trovato nel nostro territorio un’opportunità. Tuttavia, è importante riconoscere che, se da un lato contribuiscono alla vitalità del tessuto economico locale, dall’altro riscontrano difficoltà nel consolidarsi e crescere. Per sostenere la micro impresa, insieme alla Fondazione ISI, abbiamo avviato un percorso formativo a tutti coloro che vogliono trasformare un’idea in un’attività. Questo programma – conclude Tamburini – offre strumenti per valutare la fattibilità di un progetto e avviarlo in modo sostenibile, rafforzando lo spirito d’impresa e riducendo il rischio di insuccesso”.