Imprese, crisi per commercio al dettaglio e agricoltura, tengono nautica e turismo

Imprese, crisi per commercio al dettaglio e agricoltura, tengono nautica e turismo

Redazione

di Redazione

I dati diffusi dalla Camera di commercio di Lucca, Pisa e Massa Carrara

Ancora passi indietro nel commercio al dettaglio e nell’agricoltura della Provincia di Lucca dove invece tengono nautica, edilizia e turismo. Lo evidenzia l’analisi effettuata dall’Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest sul tessuto imprenditoriale del territorio nel 2024, e che al netto delle cancellazioni d’ufficio delle imprese non più attive, ha resgistrato una situazione di sostanziale stagnazione. Nel 2024, il tessuto imprenditoriale della provincia ha registrato un leggero arretramento, con una perdita di 28 unità (-0,1%). Si conferma il consolidamento delle società di capitale (+2,7%), trainato dall’espansione delle SRL semplificate, mentre prosegue il ridimensionamento delle società di persone (-2,3%) e delle imprese individuali (-0,9%), a conferma di una crescente preferenza per strutture più robuste e flessibili. Nei servizi, la crisi del commercio al dettaglio, come detto, si fa sempre più evidente (-132 unità, -2,6%), riflettendo la trasformazione delle abitudini di consumo e la crescente pressione della digitalizzazione, come si legge nell’aumento delle imprese dell’e-commerce (+30, +12%). Il turismo mostra una sostanziale tenuta, con variazioni minime nelle attività di alloggio (-2 unità), ristorazione (-2) e bar (-7). L’agricoltura continua il suo percorso di contrazione, con una perdita di 37 imprese (-1,6%). A livello territoriale, la Versilia si conferma l’area più dinamica (+42 imprese, +0,2%), mentre si registrano flessioni nella Piana di Lucca (-25 imprese, -0,1%), nella Media Valle (-20, -0,8%) e in Garfagnana (-25, -1,1%), territori dove la demografia e le difficoltà infrastrutturali incidono in modo più marcato sull’attività economica.