Dopo una lunga storia travagliata il Cristo Eucaristico di Matteo Civitali torna al suo splendore

Dopo una lunga storia travagliata il Cristo Eucaristico di Matteo Civitali torna al suo splendore

Virginia Torriani

di Virginia Torriani

LUCCA - Al via le operazioni di restauro della statua realizzata 1470: sottratta dai nazisti nel 1944, finì sul mercato antiquario e nel 2017, dopo più di vent’anni di ricerche, è stata recuperata dei Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale.

Il Cristo Eucaristico di Matteo Civitali torna al suo antico splendore. Grazie al finanziamento del Rotary Club Lucca è iniziato infatti il restauro della scultura risalente al 1470. Realizzata in terracotta policroma, l’opera di altissimo valore artistico e culturale, è stata al centro di una storia travagliata: conservata per secoli all’interno della Chiesa di Santa Maria della Rosa, venne trafugata da soldati nazisti tra il 7 e 8 febbraio 1944 e divisa in due parti per trasportarla più agevolmente. Finita poi sul mercato antiquario è stata recuperata dai Carabinieri del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale nel novembre 2017, dopo più di vent’anni di ricerche, e trasferita al Museo Nazionale di Villa Guinigi, il museo deputato sin dall’Ottocento a raccogliere e ad esporre le più importanti testimonianze archeologiche e storico-artistiche cittadine ed extraurbane.

Nel laboratorio del Museo Nazionale di Villa Guinigi i restauratori rimuoveranno la vernice lucida e lo sporco sottostante per valorizzare la residua materia pittorica originale. Procederanno poi alla ricomposizione dell’opera tramite un “cuscino” in resina realizzato tramite il rilievo 3D.