MASSAROSA - Dopo mezzo secolo si sono ritrovati al ristorante di Gianluca Cucchiar, uno di quei bravi ragazzi che frequentarono l'Istituto Professionale Alberghiero di Marina di Massa nella prima metà degli anni '70. 50 anni sono una vita: da raccontarsi, abbracciarsi forte perchè il tempo è lontano ma l'amicizia e la stima sono intatte. Tutto condito da tanta emozione e dalla voglia di ricordare quei bei tempi andati. Di un mondo che ormai non c'è più.
E’ stato bello. Ma che dico, è stato meraviglioso. Rivedersi, abbracciarsi e scrutarsi pensando a voce bassa “Ma quello chi è ?”. Una serata che è stata una sorta di viaggio nel tempo, a ritroso fino ai primi anni ’70 che il mondo era tanto diverso e quei ragazzi dell’Alberghiero di Marina di Massa, erano giovani, belli e speranzosi che si affacciavano alla vita. Suggestivo ed emozionante guardare le foto, quelle che qualcuno ha conservato nell’album dei ricordi e rigorosamente in bianco e nero della 3a A e della 3a B Portineria-Segreteria. Già, ma tu quale sei ? Io quello a destra, in basso. E quello in alto a sinistra, chi è quello ? Gli “anni di piombo” che sembrano un ricordo sfuggente quasi deviato in un angolino della mente. E poi il convitto Santa Maria, i nostri cari Censori e i bomboloni di Eugenio che erano tanto buoni ma che soprattutto li potevano mangiare. E i professori ? Beh, oggi hanno la loro veneranda età ma qualcuno sta ancora bene, magari la prossima volta ci saranno anche loro. E poi la cena da…Gianluca, uno di loro, che ha fatto preparare tutto con cura e ammodino nel suo bel ristorante. Di carne e di pesce. Si parla, si ride e si scherza. Ricordando il tempo che fu ma anche quello che li aspetta con la concreta speranza e la voglia di rivedersi al più presto, magari già a primavera che sul groppone ce ne sono già tante. Forse anche troppe, ma no che dici ? Ora che si sono ritrovati non si perderanno più di vista perchè è giusto ricordare chi erano per capire oggi chi sono. Ah, tra quei ragazzi dell’alberghiero c’ero anche io. Fiero e orgoglioso, sì molto orgoglioso. Purtroppo qualche amico e amica, saranno sempre così, non sono più tra noi. A loro è dedicato il nostro struggente e doloroso pensiero nonchè un doveroso e commosso ricordo.