VIAREGGIO - Sono soltanto quattro i carri della categoria cadetta ma il debutto di domenica ha confermato l'ottima qualità delle costruzioni in gara. Resta da valutare l'effetto della notturna.
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Creativa, coraggiosa e anche innovativa. La Seconda Categoria promette una corsa alla vittoria tutt’altro che scontata: seconda di nome ma non di fatto – almeno quest’anno – quanto a bellezza e qualità delle costruzioni sfilate domenica pomeriggio per la prima volta al 152esimo Carnevale di Viareggio. Sì, perché i quattro “carri piccoli” in concorso hanno convinto quasi tutti già al loro debutto sui viali a mare.
Primo a sfilare il grande cavaliere nero ispirato al mondo fantasy di Tolkien scelto da Fabrizio e Valentina Galli. “Gli ultimi eroi dell’Innocenza” mette in scena con efficacia il duello di oggi tra il male e il bene, tra la guerra e la pace, simboleggiata dalla grande colomba che solo la purezza dei bambini posso cercare di salvare.
Si è subito preso la scena Matteo Raciti, il campione in carica, con “E’ tardi è tardi è tardi”: i suoi tre bianconigli dalle espressioni marcate sono l’allegoria di ansia, stress e ossessioni varie di tutti noi, in un carro che conferma la confidenza dell’artista siciliano, viareggino d’adozione, con la dimensione teatrale da spettacolo viaggiante.
Un grande biliardo ospita il mascherone di Francesco Nuti, protagonista del carro di Priscilla Borri “Dammi un bacino”, omaggio curato e profondo al regista e attore toscano scomparso due anni fa. Tra mille riferimenti alla filmografia, si legge un appello a salvare il cinema italiano d’autore di cui Nuti fu uno dei migliori interpreti.
Riesce bene a catturare l’attenzione del pubblico il mostro verde di gramigna protagonista di “What about us: che ne sarà di noi” di Luciano Tomei e Antonino Croci. Nel pieno rispetto della tecnica di costruzione viareggina, va in scena la ribellione della Terra ai soprusi ambientali dell’uomo, costretti dalle sue stesse azioni a fuggire dal pianeta.
Domenica si torna a sfilare. Ma per valutare al meglio le opere ci sarà da attendere la prima notturna, sabato 22, per misurare tutti gli effetti, speciali e non, delle luci artificiali.