BORGO A MOZZANO - In questi anni si è ritagliato un posto nelle agende degli appassionati di presepi della Toscana proprio per l’originalità dei movimenti e lo spazio che viene dato ai mestieri del passato. Parliamo, naturalmente, del presepe di Pian di Gioviano, siamo nel comune di Borgo a Mozzano. Una installazione cresciuta anno dopo anno e che vanta l’originalità di utilizzare l’acqua per animare i movimenti delle attrezzature.
Tutto nacque nel 1990 quando un gruppo di giovani del paese decisero di allestire un presepe al vecchio pozzo comunale in località salita, località che prende il nome dal torrente che attraversa la borgata prima di gettarsi nel Serchio. La scelta fu dovuta al fatto che quello era anche il punto di ritrovo della gioventù del posto. Sono trascorsi 34 anni e il presepe ogni anno è sempre cresciuto nelle sue dimensioni. Giusto ricordare che tra gli ideatori vi era anche una coppia di fidanzati. Purtroppo lei, Manuela Motroni, nel 1999 perse la vita in un incidente stradale e dal quel giorno il presepio viene realizzato soprattutto in sua memoria e nel ricordo di chi non c’è più. Negli anni successivi fu suo ad impegnarsi molto prima di passare il testimone ad Angelo Cipriani che con l’aiuto di altri volontari ogni anno lo realizza con tanta passione e che attira centinaia ma forse migliaia di visitatori vista anche la facilità di accesso.