L’odore di carburante e le macchie in acqua: tutti i dubbi degli ambientalisti

L’odore di carburante e le macchie in acqua: tutti i dubbi degli ambientalisti

Federico Conti

di Federico Conti

MASSA - Le immagini dal drone mostrano sostanze fuoriuscite dal relitto. Presidio di Apuane Libere sulla spiaggia di Marina. Indagini in corso sulla Guang Rong: per tre volte fermata per irregolarità negli ultimi cinque anni

Mentre le autorità escludo al momento e con prudenza il danno ambientale, le immagini dall’alto diffuse da Apuane Libere mostrano effettivamente uno sversamento in acqua di sostanze fuoriuscite dalla motonave semiaffondata al pontile, accompagnate nelle prime ore dal forte odore di carburante. Per gli ambientalisti – arrivati sulla spiaggia per un presidio simbolico e allontanati dalle forze dell’ordine  – l’incidente della Guang Rong è il naufragio di un modello economico non più sostenibile.

In attesa che l’inchiesta faccia luce sulla dinamica dell’incidente, accertando se sia tutto dovuto al forte maltempo, a qualche guasto tecnico oppure se vi sia stato errore umano nella gestione dell’imbarcazione alla deriva, gli occhi restano tutti puntati proprio sulla Guang Rong e sul suo passato. Per tre volte negli ultimi cinque anni la nave – battente bandiera del Cipro ma gestita da una società di Chioggia – era stata sottoposta a fermo amministrativo. L’ultima nell’ottobre scorso dopo un controllo effettuato dalla Guardia Costiera di Livorno che aveva riscontrato 24 irregolarità, 16 delle quali considerate molto gravi. Le irregolarità erano state poi sanate dalla società armatrice e proprio per questo motivo la nave era tornata a navigare.