Il fascino sospeso dei gessi nel bianco e nero di Nardini

Il fascino sospeso dei gessi nel bianco e nero di Nardini

Federico Conti

di Federico Conti

PIETRASANTA - In sala delle Grasce inaugurata la mostra - aperta fino al 4 febbraio - del fotografo viareggino Giovanni Nardini.

La bellezza imperfetta e senza tempo di un patrimonio unico, salvato dall’oblio: così “La Gipsoteca Luisi. Memorie di una soffitta”, mostra del fotografo viareggino Giovanni Nardini  racconta i preziosi gessi della Gipsoteca immortalati nella potenza espressiva del bianco e nero, quando il rischio di uno smantellamento si era fatto, ormai, concreto. L’esposizione è stata inaugurata sabato nella sala delle Grasce alla presenza del sindaco Alberto Giovannetti. 

Il fascino di queste opere risiede nel tempo che si è posato su di loro, nella polvere che le avvolge, nelle luci e ombre che Nardini ha cercato di catturare, come lo stesso autore ha affermato dopo il taglio del nastro. E’ il fascino dei contrasti, dove sacro e profano convivono, con le sculture di Cristo accanto alle nudità delle divinità pagane. Molti di questi gessi sono stati recuperati e trasferiti nella nuova ala del Museo dei Bozzetti. 

La sala Luisi, inaugurata lo scorso giugno durante la Notte Bianca dei Bozzetti – ha ricordato il sindaco Giovannetti – accoglie oltre 450 gessi provenienti dalle gipsoteche storiche di Pietrasanta. 

La mostra resterà aperta fino al 4 febbraio, visitabile con ingresso libero da martedì a domenica in orario 15,30-19.