CALCIO C - Tra impegni di campionato (venerdì sera ore 20,30 arriva la Spal) e le trattative per la cessione della società, è un inizio di anno davvero caldo per la Lucchese (nella foto il presidente Bulgarella). Sul campo la squadra di Gorgone continua a palesare vistosi limiti che solo un ricco mercato potrebbe compensare e dietro la scrivania c'è chi sussurra che il passaggio di mano sia ormai imminente, forse già nei prossimi giorni.
Stavolta partiamo dalle vicende legate alla presunta, possibile, forse inevitabile cessione della Lucchese ad un mister X che di nomi ne sono stati fatti ma nessuno ha trovato conferma. I problemi del presidente Bulgarella hanno indotto già da qualche mese l’omonimo gruppo a cercare eventuali acquirenti, magari gente seria, che possa rilanciare il calcio a Lucca. Da 16 anni ormai la Pantera è in balìa di eventi che l’hanno sballottata come fuscello al vento passando addirittura da tre fallimenti. Fonti ufficiose ci dicono che la cessione, l’ennesima cessione, della gloriosa Lucchese sarebbe alle viste, dietro l’angolo. Ancora una volta i tifosi sono col cuore in gola nella speranza di trovare un proprietario in grado di far tornare gli amati colori rossoneri ai fasti del tempo che fu. Il campo invece, vedi Gubbio, è la triste conferma di un campionato difficile e di un quart’ultimo posto che al momento significherebbe playout. Vero che ci sono ancora 17 partite e 51 punti sul piatto ma il trend stagionale finora è stato a dir poco sconcertante. Ci vorrebbe un amico in questo caso chiamato mercato ma tutto dipenderà dall’evolversi delle intricate vicende societarie. Soltanto una cessione sollecita potrebbe (chissà) indurre la nuova proprietà ad investire subito per rafforzare la squadra. Ma stiamo scrivendo sull’acqua e parlando…alla luna. Venerdì sera arriva la Spal che se Lucca piange, Ferrara non ride. Sono preistoria le sfide degli anni ’70 che oggi anche da quelle parti mica se la passano troppo bene. Nell’ultima partita giocata nel lunch match domenicale la blasonata Società Polisportiva Ars et Labor ha pareggiato 1 a 1 in casa con il Perugia, altra nobile tristemente decaduta. Al Mazza è successo tutto nella fase centrale della ripresa. Di Maggio ha portato in vantaggio gli umbri al 21esimo ma sette minuti più tardi il solito “eterno” Antenucci ha ristabilito la definitiva parità. Da segnalare che la Spal ha giocato in dieci dal 42esimo del primo tempo per l’espulsione di El Kaddouri.