PIETRASANTA - Incontro in municipio a Forte dei Marmi tra i sindaci Lorenzetti, Giovannetti e Murzi per tenere una linea comune in attesa del piano di messa in sicurezza del gestore. I comitati hanno hanno presentato un doppio esposto in Procura
Chiusura definitiva, messa in sicurezza e bonifica della discarica di Cava Fornace. Su questi tre punti si sono uniti i sindaci di Montignoso, Pietrasanta e Forte dei Marmi che nelle ore scorse in un incontro hanno stabilito una linea comune sul futuro del sito dove, a seguito dello smottamento di uno degli argini, avvenuto lo scorso maggio, i conferimenti sono stati sospesi con provvedimento della Regione.
E’ la gestione della fase “post mortem” della discarica che preoccupa di più le tre amministrazioni che promettono di valutare con la “massima attenzione e severità” il progetto che il gestore Programma Ambiente Apuane dovrà presentare alla Regione, in base alle disposizioni ricevute dopo l’incidente della scorsa primavera, per accompagnare l’ex Cava Viti non solo verso una chiusura definitiva, ma anche alla messa in sicurezza e bonifica dell’area che sorge a pochi passi dalla zona naturale protetta del Lago di Porta.
Intanto i comitati restano sul piede di guerra: lo scorso 23 dicembre hanno presentato un esposto alla Procura di Massa e a quella di Lucca. Secondo i cittadini, del tutto insoddisfatti delle rassicurazioni del gestore, il percolato continua ad essere convogliato nella fognatura pubblica massese. C’è poi il tema dei controlli successivi all’incidente. Stando al Comitato Arpat non avrebbe fatto nuove analisi nell’area interessata dallo sversamento di maggio, in particolare nei centri abitati di Renella a Montignoso e di Strettoia a Pietrasanta. La richiesta resta quella di un monitoraggio costante per valutare l’impatto dell’evento di maggio sull’ambiente e sulla salute degli abitanti della zona.