CARRARA - Alimentazione poco curata e abitudini non consone alla vita da sportivo: l’allenatore della Carrarese davanti agli studenti del Galilei ricorda gli errori di gioventù in una lezione di sport e di vita
La vita sregolata fino a 27 anni, con poca cura dell’alimentazione e il vizio delle sigarette, e poi la svolta, grazie al matrimonio, e la scoperta di nuovi interessi. La passione per l’anatomia, quanto mai utile nel lavoro di allenatore e l’amore per la filosofia, sbocciato a 50 anni. E’ stata una lezione, più di vita che di calcio, quella che mister Antonio Calabro ha tenuto agli studenti del “Galilei” di Avenza, nell’ambito del progetto “Le eccellenze di Carrara”. Ma nel corso della mattinata c’è stato anche spazio, ovviamente, per il calcio e per gli autografi e per una riflessione sulla debacle di domenica con lo Spezia. “Mi dispiace presentarmi qui con un umore non al settimo cielo – ha detto il Mr – ma anche queste sono sfide che la vita ti mette davanti”.