Cargo naufragato, al via il cantiere per l’estrazione del carburante

Cargo naufragato, al via il cantiere per l’estrazione del carburante

Redazione

di Redazione

Massa - Si stanno attivando le operazioni per la rimozione del carburante dalla nave Guang Rong, incagliata contro il pontile di Marina di Massa. Persiani: "Quantificare l'eventuale danno ambientale e procedere alla rimozione della nave"

Quantificare l’eventuale danno ambientale e procedere alla rimozione della nave: sono queste le priorità espresse dal sindaco di Massa Francesco Persiani a poche ore dall’incidente che ha visto coinvolta la nave Guang Rong, carica di detriti di marmo, che si è incagliata contro il pontile di Marina di Massa, facendolo, in parte, crollare. Il cargo, lungo poco più di 100 metri, da una prima ricostruzione era alla fonda nella rada di Marina di Carrara quando la forza della marea l’ha fatto scarrocciare verso la costa. A bordo si trovavano 13 persone, tutte messe in salvo senza riportare ferite. La priorità assoluta è la salvaguardia dell’ambiente, motivo per cui è stato avviato un cantiere con attrezzature specializzate per l’estrazione del carburante mediante panne assorbenti. La Guardia Costiera sta monitorando la situazione, anche con il supporto dell’elicottero Nemo, per verificare il rischio di sversamenti e adottare eventuali contromisure. La celerità dell’intervento è essenziale per scongiurare una crisi ambientale: il sindaco Persiani ha parlato senza mezzi termini di una potenziale “bomba ecologica”, sottolineando la necessità di rimuovere quanto prima l’imbarcazione per evitare danni irreparabili all’ecosistema marino. Per stabilire le cause dell’incidente è stata aperta d’ufficio un’inchiesta da parte della procura, che analizzerà eventuali responsabilità anche alla luce del fatto che la nave Guang Rong era già stata fermata nei mesi precedenti per gravi carenze strutturali e di sicurezza. La scatola nera, estratta in mattinata dalla Guardia Costiera, fornirà dati cruciali per ricostruire la dinamica dell’incidente. L’entità degli ingenti danni economici resta, al momento, ancora impossibile da quantificare con precisione.