Lucca tra le città con l'acqua potabile più inquinata in Toscana che a sua volta risulta tra le regioni peggiori d'Italia. Lo rivela il report di Greenpeace che ha realizzato la prima mappa in Italia della contaminazione da PFAS ossia un gruppo di composti chimici artificiali definiti "inquinanti eterni" per la loro resistenza e della presenza di sostanze cancerognene nelle acque potabili.
Le maggiori criticità si registrano in quasi tutte le regioni del Centro-Nord e il comune lucchese risulta, sebbene con un netto distacco, secondo dopo Arezzo che rileva concentrazioni più alte che a Milano, tra i 51 e i 100 nanogrammi per litro mentre Lucca si ferma tra i 21 e i 30. Non va meglio nemmeno a Viareggio, sebbene le acque risultino meno inquinanti. QUi le concentrazioni rilevate sono comprese tra i gli 11 e i 20 nanogrammi per litro, risultando quinta in classica seguita da Massa e Carrara. In 206 dei 260 campioni toscani, pari al 79% del totale, è stata registrata la presenza di almeno una sostanza riconducibile al gruppo dei Pfas. Tra queste, anche il possibile composto cancerogeno Pfos con i valori massimi registrati in ordine a Carrara, Massa, Capannori, Lucca. L’obiettivo dell’ indagine è fare luce su una delle forme di inquinamento più pericolose che abbia mai colpito il nostro Paese – scrive Greenpeace – e spingere le istituzioni a mettere in atto misure concrete per proteggere la popolazione contro i Pfas.