MINUCCIANO - Se tanto ci dà tanto . . . sarà un anno di buoni raccolti, terra feconda e felicità… Sarebbe forse questa la chiave di lettura pagana del "come" sono bruciati quest’anno i Natalecci.
Come ogni anno nel Comune di Minucciano a Gorfigliano e non solo, al suono dell’AveMaria ( alle 18) i giovani dei paese hanno incendiato queste straordinarie torri vegetali preparate con oltre un mese di lavoro.
Si dice che hanno lo scopo di scaldare gli animi ma anche la culla di Gesù Bambino; nel passato avevano ovviamente anche altre chiavi di lettura legate a culture pagane.
E’ giusto ricordare che in questo rito non c’è solo Gorfigliano ma nei dintorni del lago di Gramolazzo ci sono altri paesi come Castagnola, Arliano, Rimessa di Arliano, Gramolazzo e Verrucolette che realizzano strutture che prendono nomi differenti come Falò o Fanale ma in genere vengono chiamati Natalecci.
A Gorfigliano se ne accendono tre: al Culiceto, a Fanal e al Bagnoi tre rioni che da sempre hanno mantenuta viva questa tradizione legata al passato, in un angolo di terra nel cuore della storia dei liguri apuani