Camaiore - Il piccolo borgo alle spalle di Camaiore è stato letteralmente preso d'assalto per l'ottava edizione del Presepe Vivente realizzato dal locale comitato
Un vero e proprio salto indietro nel tempo di cinquant’anni, quando i mestieri contadini venivano svolti nelle corti e nelle cantine dei piccoli borghi e le massaie portavano i panni al lavatoio dove, insieme al bucato ci si raccontavano piccoli e grandi segreti del paese.
E’ questa l’atmosfera che si è respirato a Nocchi, sulle colline sopra Camaiore, dove da otto anni il locale comitato organizza nel giorno di Santo Stefano quello che è diventato uno dei presepi viventi più suggestivi di tutta la Versilia.
Nato dall’idea di un gruppo di amici, questo presepe è cresciuto sempre di più di anno in anno, con le piccole strade animate da decine di figuranti che danno vita agli antichi mestieri. E allora si possono scorgere le donne filare, all’interno delle cantine, oppure nell’aia a “scardazzare” la lana mentre poco distante i contadini sgranavano il mais per poi preparare la polenta.
Un lento circuito attraverso vicoli, aie e logge per poi giungere alla scena della natività con Maria, Giuseppe, Gesù Bambino e il bue e l’asinello.
Migliaia i visitatori che hanno raggiunto Nocchi durante tutta la giornata, grazie anche al servizio navette che ha fatto la spola con i parcheggi scambiatori disseminati lungo la provinciale.
Uno dei presepi di punta del percorso dei presepi, l’itinerario realizzato dal comune per far diventare Camaiore capitale delle Natività.