VERSILIA - A Viareggio un ventunenne si spaccia per carabiniere nel tentativo di raggirare un’anziana. E nei giorni scorsi tra Viareggio e Camaiore era stata la volta dei finti addetti di Gaia. Nessuno però è caduto nella trappola
La truffa della richiesta di denaro in contante per evitare l’arresto del figlio protagonista di un incidente, ormai un vero e proprio classico dei raggiri, questa volta non ha funzionato. E così un’anziana viareggina, insieme alla sorella, ha fatto arrestare in flagranza di reato il suo aspirante truffatore, un giovane di 21 anni. E’ successo venerdì pomeriggio subito dopo l’ora di pranzo. La signora, ricevuta la telefonata trabocchetto ha avvisato la sorella, chiedendole di rivolgersi alle forze dell’ordine. E così quando la Polizia è arrivata sotto casa della vittima, ha trovato il 21enne ancora al telefono con il complice e il raggiro in pieno corso. Il giovane è stato accompagnato in Commissariato e indagato in stato di libertà. Ma quello di venerdì pomeriggio non è un caso isolato. Gaia spa ha fatto sapere che nei giorni scorsi, sempre a Viareggio, un truffatore si è presentato a casa di un utente chiedendo di pagare sul momento e in contante alcune bollette. A Camaiore invece un’altra persona ha ricevuto una telefonata da una finta addetta in cui si sosteneva che l’acqua fosse sporca. In entrambi i casi le truffe non sono andate a buon fine e i cittadini hanno segnalato la vicenda al numero al numero verde di GAIA 800-223377.
La Polizia di Stato invita i cittadini a diffidare delle richieste di denaro in contanti porta a porta e ad allertare immediatamente le Forze dell’Ordine