La società statale rassicura i pendolari dopo la scomparsa delle tre corse giornaliere verso Roma lungo la linea Tirrenica. "Sono confermate anche nell'offerta invernale". Ma Fratelli d'Italia presenta un'interrogazione sul caso e chiede l'Alta Velocità.
I Frecciabianca diretti a Roma lungo la Tirrenica resteranno, anche il prossimo inverno. All’indomani dell’allarme lanciato dalle imprese Confapi della Toscana settentrionale e dell’immediata levata di scudi del mondo istituzionale è Trenitalia a rassicurare i pendolari.
“I collegamenti sono confermati anche nella nuova offerta invernale, al via da domenica 15 dicembre” – fa sapere la società in una nota. “Nei prossimi giorni saranno visibili sui sistemi di acquisto di Trenitalia.”
Parliamo delle due corse dirette del primo mattino verso la Capitale (che fermano anche a Massa e Viareggio) e di quella di rientro del pomeriggio. Collegamenti che consentono di raggiungere Roma in tre ore – senza cambi – e di tornare in giornata.
A scatenare il panico è stata l’improvvisa scomparsa delle tre corse dal sito di prenotazione di Trenitalia da metà dicembre in poi. Furiose le reazioni immediate degli amministratori locali come il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e il presidente della Provincia di Massa-Carrara Gianni Lorenzetti che temono l’ennesimo declassamento della linea Tirrenica a favore dell’alta velocità che passa da Firenze.
Le rassicurazioni di Trenitalia tuttavia non sembrano bastare. “Ho parlato con il vice ministro Galeazzo Bignami e abbiamo scongiurato questa situazione– fa sapere il deputato apuano di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese. “Che si sia trattato di un problema tecnico o di un mancato aggiornamento, vigileremo”.
Di follia parla il collega grossetano Fabrizio Rossi (FdI) pronto a presentare in Parlamento un’interrogazione urgente sul caso, insieme ad una seconda interrogazione per verificare (addirittura) la possibilità di introdurre l’alta velocità sulla Tirrenica. Un sogno ad occhi aperti la Tav per i toscani che da almeno mezzo secolo convivono con una linea costiera, ferroviaria e autostradale, rimasta la Cenerentola delle infrastrutture della Penisola.