Viareggio - La Polizia di Stato di Viareggio ha eseguito una custodia cautelare in carcere di un 31enne tunisino a seguito di violazioni al divieto di avvicinamento alla moglie

 

Da un anno era sottoposto al divieto di avvicinamento alla moglie a causa dei continui maltrattamenti e atti persecutori, condotta che aveva spinto il giudice ad applicare anche la misura del braccialetto elettronico ma nonostante questo, un tunisino di 31 anni, residente a Viareggio, ha continuato ad importunare l’ex coniuge.

L’ultimo episodio è avvenuto il 23 novembre, quando la donna ha richiesto l’intervento della polizia a causa dell’ennesima aggressione da parte dell’ex marito, la cui vicinanza inferiore a quanto stabilito dal giudice, non era stata segnalata dal dispositivo di localizzazione.

Una volta rintracciato il soggetto, gli agenti hanno appurato che l’uomo si era sbarazzato del braccialetto, adducendo la scusa di averlo perduto.

Per lui è dunque scattato l’arresto e il trasferimento nella casa circondariale di Lucca.

L’ennesimo episodio di violenza domestica che evidenzia anche la problematica relativa proprio all’obbligo di braccialetto elettronico, dispositivo che in moltissimi casi si è rivelato inefficace, sia per la facilità con cui può essere rimosso che per il suo malfunzionamento, difetti segnalati da tempo da moltissime donne che ad esso affidano la propria serenità.