Photolux e il Belpaese, 19 mostre per raccontare l’Italia

Photolux e il Belpaese, 19 mostre per raccontare l’Italia

Guido Casotti

di Guido Casotti

LUCCA - Cos’è l’Italia? Cos’era e cosa è diventata? Come si sono trasformate le italiane e gli italiani, come sono cambiate le abitudini, le città, le aspirazioni, i sogni? Le risposte, personali e come sempre singolari e mai plurali, si trovano nelle foto che “Il Bel Paese?” la sesta edizione biennale di Photolux Festival porterà a Lucca, dal 23 novembre al 15 dicembre.

Diciannove mostre, quasi un mese di eventi tra talk, workshop, incontri, presentazioni di libri e visite guidate per scoprire, da vicino, bellezze e contraddizioni, viltà e nobiltà del Bel Paese.
Da segnalare, tra le tante mostre presenti, la lunga carrellata “Sotto questo sole”  balneare nello sguardo inconfondibile di Massimo Vitali, il fotografo naturalizzato lucchese che celebra trent’anni di carriera proprio a Photolux, A lui sarà assegnato il 30 novembre il Photolux Award 2024, un premio che è un riconoscimento alla sua brillante carriera. Il festival, tutto dedicato all’identità italiana, alle sue contraddizioni, ai suoi eccessi e ai suoi estremi, è stato presentato dal consigliere provinciale Patrizio Andreuccetti, dall’assessore alla cultura del Comune di Lucca, Mia Pisano, dal vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Raffaele Domenici e dal direttore artistico, Enrico Stefanelli,

 

Il resto delle mostre saranno tutte esposte a Palazzo Guinigi (a parte LOBA40, presso la Chiesa dei Servi). È qui che Massimo Mastrorillo presenta “Omicidio bianco”, un’esplorazione del dramma delle morti bianche sul lavoro in Italia. Attraverso immagini evocative, Mastrorillo mette in luce la negligenza sistemica e l’indifferenza verso la sicurezza dei lavoratori, offrendo una riflessione amara sul fallimento di un sistema che sacrifica vite umane per il profitto.