Nuovo Pignone, licenziato in tronco alla vigilia della pensione: sciopero e blocchi alla produzione

Nuovo Pignone, licenziato in tronco alla vigilia della pensione: sciopero e blocchi alla produzione

Redazione

di Redazione

MASSA - La mobilitazione massiccia dei lavoratori per il licenziamento di un collega per ragioni disciplinari dopo una lite con i superiori in tema di sicurezza. Due giorni di sciopero e presidio fuori dallo stabilimento massese

Grande adesione allo sciopero indetto dai lavoratori del Nuovo Pignone di Massa, in protesta contro il licenziamento di Davide Lorenzoni. Il provvedimento, motivato dall’azienda Baker Hughes con ragioni disciplinari, sarebbe legato a un acceso confronto avvenuto a metà ottobre sul luogo di lavoro. La misura ha scatenato l’ira dei sindacati e dei colleghi, che denunciano un clima di crescente tensione e mancanza di tutela.

Secondo i rappresentanti sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm, il licenziamento è stato deciso “senza alcun confronto preventivo con le sigle sindacali, aggravando ulteriormente un ambiente già segnato da carichi di lavoro elevati e scarsa sicurezza2. Nonostante le presunte frasi ingiuriose attribuite al dipendente, i lavoratori sottolineano che il gesto punitivo appare sproporzionato, soprattutto nei confronti di un dipendente a pochi mesi dalla pensione.

Il malcontento, però, non riguarda solo questo episodio, ma si inserisce in una situazione più ampia. Le assemblee hanno puntato i riflettori sulla necessità di condizioni più sicure e di relazioni sindacali solide, elementi che sembrano essere stati messi in crisi da un cambio di rotta aziendale.

Lo sciopero, che potrebbe proseguire nei prossimi giorni, sta già generando ripercussioni sulla produzione. Oltre ai ritardi, alcuni corrieri giunti per consegnare materiali sono stati costretti a tornare indietro senza scaricare la merce.

I lavoratori chiedono risposte non intendono arretrare finché l’azienda non sarà disposta a confrontarsi. Per loro il licenziamento non è solo un’ingiustizia individuale, ma un attacco al diritto di tutti.